L’evoluzione è un passaggio naturale o una conquista quotidiana? Un destino già scritto o il risultato dei nostri desideri, delle nostre paure, delle nostre scelte?
Se l’evoluzione fosse una linea, sarebbe retta o spezzata? Avrebbe la forma di una spirale? O sarebbe un’oscillazione continua, tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare?
È davvero sempre un avanzare? E se fosse, a volte, un tornare indietro, un cambiare direzione, un fermarsi per ascoltare?
Pensiamo all’evoluzione come a qualcosa di inevitabile, quasi automatico. Ma crescere, cambiare, trasformarsi richiede disciplina, coraggio, responsabilità. Comporta un costo, anche. E non è detto che accada.
Nel tempo in cui tutto si accelera – la tecnologia, la comunicazione, le relazioni – ci interroghiamo su quale sia la direzione del nostro passo. E se, da dove ci troviamo oggi, siamo ancora in grado di immaginare un’evoluzione che sia non solo progresso, ma anche cura, consapevolezza, umanità.